Emotiv EEG: il sistema di sicurezza che 'lavora' sul cervello

Sensori annegati nel caschetto rilevano l'attività celebrale ed intervengono poi sul motore, arrestandolo qualora il conducente sia stanco o distratto.

Di p.a.fina
Pubblicato il 25 set 2013
Emotiv EEG: il sistema di sicurezza che 'lavora' sul cervello


La collaborazione fra il Royal Automobile Club WA ed alcune aziende di settore ha portato alla nascita dell’Emotiv EEG, sistema che interviene sul motore qualora il determini che l’automobilista sia distratto o affaticato. Tale dispositivo ha passaporto australiano e somiglia ad un futuristico caschetto. Ospita 14 sensori, la cui funzione consiste nel rilevare l’attività del cervello nelle zone frontale, parietale, occipitale e temporale. L’infrastruttura del sistema prevede inoltre un giroscopio, un GPS ed un accelerometro, necessari per analizzare altre variabili (quali ad esempio i movimenti della testa).

Il funzionamento è quinti intuibile: l’Emotiv EEG monitora l’attività celebrale ed in caso di comportamenti anomali invia segnali d’allarme ad una centralina, che istruisce il motore affinché rispetti una modalità di protezione. L’auto può quindi tornare ad essere funzionante solo dopo che il suo conducente ha dimostrato di essere più lucido. Questa tecnologia dovrebbe aiutare a contenere il numero degli incidenti provocati da atteggiamenti non opportuni, che in Australia rappresentano il 46% dei sinistri totali. Il sistema è ovviamente destinato anche ai conducenti di mezzi pesanti e da lavoro.

“Non possiamo leggere i pensieri, ma abbiamo le capacità di stabilire cosa stia accadendo nel cervello – ha spiegato il dottor Emotiv EEG, uno fra i responsabili del progetto –. Possiamo quindi stabilire se una persona sia vigile o se stia compiendo attività non idonee. Mi auguro che i nostri studi possano suscitare l’attenzione delle case automobilistiche”. Resta da capire quando tale sistema possa debuttare in serie.



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