Una Renault che si fa l'idrogeno da sola

Di Ruggeri
Pubblicato il 14 giu 2006
Una Renault che si fa l'idrogeno da sola

Renault, in collaborazione con Nuvera ha presentato un prototipo di auto capace di produrre l’idrogeno a bordo, utilizzando benzina, gasolio o etanolo.

L’auto è mossa da un motore elettrico alimentato da fuel-cell, che a loro volta per produrre elettricità, come sapete utilizzano idrogeno. Fin qui nulla di nuovo, è lo schema che a questo punto potremmo definire classico per i prototipi di auto alimentate da fuel-cell.
La novità sta nel fatto che l’auto è in grado di autoprodursi l’idrogeno necessario alle fuel cell, grazie ad un reformer. Questo utilizza come materie prime combustibili fossili, aria e l’acqua prodotta dal funzionamento delle fuel cell, e attraverso un complesso procedimento chimico a sei stadi restituisce un gas composto per il 40% di idrogeno, 100 ppm (parti per milione) di monossido di carbonio, vapore acqueo e azoto.

Creando idrogeno a bordo è possibile aggirare il problema dell’immagazzinamento dell’idrogeno nella vettura, uno dei grattacapi più grandi nella progettazione di questo tipo di auto.
La validità del progetto si gioca però, manco a dirlo, sull’efficienza: Se è vero che la trazione elettrica è più efficiente dei motori a scoppio è anche vero che il reformer chiede la sua parte di energia per poter funzionare.
E’ sicuramente un progetto interessante, ma prima di dar giudizi forse è meglio aspettare dati sui risultati raggiunti concretamente.

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