Cinque curiosità sulla Shell Eco Marathon
Siamo volati a Rotterdam per assistere alla Shell Eco Marathon, gara di consumo, ed alla quale partecipavano vetture dall'aspetto stravagante
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Trent’anni sono un periodo già piuttosto significativo per tracciare un parallelo fra due momenti. Nel 1985 le automobili avevano ancora i deflettori sui vetri, i telefoni cellulari pesavano quanto un libro di James Ellroy ed era ancora abitudine utilizzare legno per costruire prototipi. Oggi invece le quattro ruote offrono climatizzatori a quattro zone, gli smartphone pesano talvolta meno di 100 grammi e non dobbiamo stupirci se qualche prototipo viene costruito grazie a polimeri stampati in 3D.
Ciò avviene ad esempio per gli sfilatini in gara nella Shell Eco Marathon (21-24 maggio), appuntamento giunto quest’anno alla 30° edizione ed il cui fine consiste nel percorrere la maggiore distanza con l’equivalente di 1 kWh o di 1 litro. Ovviamente il serbatoio non contiene 1 litro di carburante, ma una quantità di liquido davvero minima: i team migliori possono richiedere un’ampolla da soli 30 millilitri, a partire dai quali sarà poi ottenuto il consumo equivalente.
Un esempio? La migliore prestazione dell’edizione 2015 è stata ottenuta dall’istituto francese La Joliverie, i cui studenti hanno realizzato un prototipo alimentato a metano da 2.584 km/l. Noi abbiamo assistito alla gara, ed abbiamo pure guidato un Urban Concept. Com’è andata? Meglio del previsto…
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