Uber: gli autisti a Padova si mettono in proprio

Viene mandato un sms privato agli utenti con cui hanno lavorato nel periodo di attività di UberPop

Di Fabio Cavagnera
Pubblicato il 16 giu 2015
Uber: gli autisti a Padova si mettono in proprio

Uber – Il servizio UberPop è stato sospeso in Italia dalla scorsa settimana, dopo la sentenza del Tribunale di Milano sulla “concorrenza sleale”, e non sarà operativo almeno fino al prossimo 2 luglio, quando è in programma la discussione sul ricorso. Uber ha rispettato questa sentenza ed ha oscurato questo servizio sulla propria applicazione, ma c’è chi continua a lavorare ‘di nascosto’.

Accade a Padova, dove un gruppo di autisti di Uber ha deciso di mettersi in proprio, inviando un messaggio agli utenti: “Siamo i ragazzi di Uber – hanno scritto – Abbiamo deciso di fare questo a titolo privato, solo con le persone con cui siamo venuti in contatto durante il periodo di attività. Se qualcuno ha bisogno di un passaggio noi ci siamo, fino a quando il tribunale non ci darà nuovamente la possibilità di lavorare”.

Secondo quanto riportato da ‘Il Mattino di Padova’, pare siano quattro o cinque gli autisti coinvolti in questo servizio di ‘autogestione’, con costi inferiori di circa un euro, rispetto a quelli di UberPop. Una corsa con il servizio ufficiale della multinazionale americana ha un costo di 2 euro, più 55 centesimi per ogni chilometro e 10 centesimi per ogni minuto del viaggio.

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