Belgio: 'guida vigilata' contro lo stato di ebbrezza

Per i condannati con il tasso alcolemico superiore a 1,2 g/l, è previsto l'etilometro immobilizatore a proprio carico.

Di Dario Montrone
Pubblicato il 25 mag 2018
Belgio: 'guida vigilata' contro lo stato di ebbrezza

Dal prossimo 1° luglio, entrerà in vigore la ‘guida vigilata’ come pena per i condannati nella guida in stato d’ebbrezza. In sintesi, i condannati saranno obbligati all’installazione – a proprie spese – dell’etilometro immobilizzatore. Il periodo di ‘guida vigilata’ sarà a discrezione del giudice, fino al massimo di tre anni per i condannati che guidavano in stato d’ebbrezza con un tasso alcolemico accertato da 1,2 a 1,8 g/l.

Il parlamento belga ha varato questa legge per far fronte ai pericoli della guida in stato d’ebbrezza, dato che in Belgio ogni in anno muoiono 180 persone su 5.000 incidenti causato dall’alcol, senza dimenticare le 50.000 denunce per guida in stato d’ebbrezza inflitte ai trasgressori, di cui 10.000 con il tasso alcolemico pari o superiore a 1,8 g/l. .

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Il costo dell’installazione del dispositivo omologato per la ‘guida vigilata’ è pari a circa 3.700 euro, quindi il legislatore belga punta su questa leva come deterrente. Questo dispositivo prevede il test dell’etilometro prima dell’avviamento del motore, ma l’auto parte solo se il sistema registra che il tasso alcolemico è inferiore a 0,2 g/l. Nel caso dovesse essere registrato un tasso leggermente più alto, il dispositivo richiede la ripetizione del test ad intervalli regolari di 15 minuti. La condanna alla ‘guida vigilata’ prevede anche la sanzione accessoria perpetua, ma solo per chi supera la soglia di 1,8 g/l.

Stando a quanto riportato dall’Asaps, questo deterrente potrebbe essere utilizzato anche in Italia, in quanto il problema della guida in stato d’ebbrezza non è meno grave rispetto al Belgio. A tal proposito, l’associazione della Polizia Stradale sottolinea alcuni problemi legati alla lenta burocrazia italiana, come la prescrizione della durata d soli quattro anni per i reati che prevedono la sospensione della patente, oppure l’episodio dei poliziotti sotto inchiesta per aver utilizzato un etilometro non revisionato, a loro insaputa e nell’esercizio delle proprie funzioni.

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