Alfa Romeo Carabo, la suggestiva concept car sfila al concorso “Chantilly Arts & Elegance Richard Mille”

È stata presentata al Salone di Parigi nel 1968 e rappresenta ancora oggi una delle più belle auto mai realizzate

Di Francesco Irace
Pubblicato il 28 giu 2019
Alfa Romeo Carabo, la suggestiva concept car sfila al concorso “Chantilly Arts & Elegance Richard Mille”

L’affascinante e suggestiva concept car Alfa Romeo Carabo – che debutto al Salone di Parigi nel 1968 – sarà protagonista della quinta edizione di “Chantilly Arts & Elegance Richard Mille”, il prestigioso concorso che coniuga il mondo delle auto con l’arte e l’eleganza in programma il prossimo 30 giugno presso il castello di Chantilly, a 50 km da Parigi.

La Carabo – esposta normalmente presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese – nasce sulla base della 33 Stradale (1967), versione appunto “da strada” della 33/2, pensata in una fase iniziale per essere prodotta in una serie limitata di 50 esemplari anche se poi saranno appena 18 quelli che vedranno la luce. Tra i suoi punti di forza: la leggera carrozzeria in vetroresina “scolpita” dal maestro Franco Scaglione e il poderoso 8 cilindri a V (90°) collocato in posizione posteriore-centrale all’interno di un innovativo telaio tubolare.

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Proprio su quello stesso telaio, un anno più tardi, un altro grande stilista italiano, Marcello Gandini, firma la Carabo, ennesima pietra miliare del car design nazionale e fra le creazioni di maggior suggestione dello storico carrozziere torinese Bertone (che aveva realizzato la Canguro e la Montreal). Caratterizzata da una parte anteriore dalla linea tesissima che si raccorda senza soluzione di continuità con il parabrezza a forte inclinazione, la Carabo adotta un posteriore composto da griglie d’areazione destinate al raffreddamento del vano motore concluso con il taglio improvviso della coda; lo specchio di quest’ultima, di forma esagonale, è interamente coperto da una griglia a maglia rettangolare messa in evidenza dal verde acceso della carrozzeria che la caratterizza. Infatti, a richiamare il coleottero Carabo, da cui il nome della concept car, è la livrea verde squillante alternato a parti grigio scure e con il profilo dell’affilato frontale arancio fluorescente.

Lateralmente spicca il taglio asimmetrico dei passaruota e le porte con apertura verticale mediante comando idropneumatico per agevolare l’accesso nel bassissimo abitacolo (da terra la vettura misura appena 99 cm). Si fanno notare anche i proiettori alloggiati in un apposito vano, protetto da lamelle orientabili. Anche negli allestimenti interni tornano le forme essenziali e squadrate proprie dell’esterno: così è per la plancia e per il tunnel centrale in mezzo al quale svetta la leva del cambio a 6 rapporti più retromarcia.

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