Diesel: per i tedeschi durerà altri 20 anni

Per BMW e non solo l'addio al Diesel non sarà semplice e richiederà molto tempo.

Di Alessandro Pinto
Pubblicato il 2 lug 2019
Diesel: per i tedeschi durerà altri 20 anni

Il Diesel è morto? No, lunga vita al Diesel. Per Klaus Fröhlich, membro del consiglio d’amministrazione di BMW con responsabilità su ricerca e sviluppo e divisione moto, le auto a benzina o diesel dureranno almeno altri 20 anni. Lo ha ribadito durante l’evento di BMW dedicato alla mobilità del futuro, fondata sui capisaldi della guida autonoma, del car-sharing, della connettività e della elettrificazione.

L’analisi del dirigente BMW parte dal presupposto che non tutte le zone della terra sono uguali, come i clienti e le infrastrutture. Quindi, se il mercato cinese è interamente proiettato sulle auto a batteria, così non è negli USA, dove il prezzo basso del carburante e la lunga tradizione motoristica fanno pendere ancora l’ago della bilancia verso l’endotermico.

Tra USA e Cina c’è l’Europa di mezzo, dove almeno nel medio periodo si affermeranno le ibride plug-in, perché in grado di coniugare i vantaggi economici e fiscali delle auto emissioni zero con la fruibilità delle vetture tradizionali sui lunghi percorsi. Inoltre, esistono ancora vaste aree completamente prive di infrastrutture di ricarica come Russia, Medio Oriente e la parte occidentale della Cina. “Qui il nostro gruppo venderà ancora per molti anni auto con propulsori tradizionali”.

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La posizione della Casa di Monaco, comunque pronta ad offrire una versione a zero emissioni di ogni modello della gamma, è peraltro ampiamente condivisa dagli altri costruttori tedeschi. Mercedes crede molto nell’ibrido plug-in basato su unità turbodiesel, tanto da aver lanciato la gamma EQ Power, mentre risalgono a marzo le parole espresse dal CEO di Audi Rupert Stadler: “Abbiamo bisogno della tecnologia diesel, soprattutto per i suv”. 

In difesa dei propulsori Diesel giocano anche i dati divulgati dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), che indicano un aumento pari all’1,6% dell’anidride carbonica mediamente emessa dagli scarichi delle automobili. Lo scorso anno in Europa sono state vendute 1,2 milioni di auto diesel in meno rispetto al 2017, a vantaggio soprattutto delle auto a benzina.

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