Mercato auto Europa: gli impietosi dati di settembre 2021

Mentre si cerca di superare le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, restano aperte più che mai le questioni connesse alla fornitura dei semiconduttori ed i problemi della logistica: conseguenza, il comparto delle nuove immatricolazioni UE ha fatto registrare -23,1% a settembre, ed un sempre più esiguo “segno più” dall’inizio dell’anno.

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 18 ott 2021
Mercato auto Europa: gli impietosi dati di settembre 2021

Per trovare un numero altrettanto basso di nuove immatricolazioni, occorre riavvolgere il nastro di più di un quarto di secolo: per la precisione, a settembre 1995. Ecco, in estrema sintesi, lo scenario del consuntivo delle nuove immatricolazioni di autovetture in Europa di settembre 2021: un comparto che si conferma in continua diminuzione, tanto che le buone performance di inizio anno non sono più che un ricordo.

Mercato auto Europa: i dati di agosto 2021

Cifre alla mano, le nuove vetture immesse in circolazione nei Paesi dell’Unione Europea a settembre sono state poco meno di 719.000 (718.598), il che corrisponde ad un -23,1% in rapporto alle oltre 934.000 che erano state registrate a settembre 2020. Mese dopo mese, l’exploit di inizio anno va ad intaccarsi, tanto che se ad agosto il complessivo delle consegne di nuove autovetture in Europa dal 1 gennaio faceva segnare ancora +11,2%, nello spazio di 30 giorni il totale da gennaio è diminuito a +6,6%.

Conta quindi poco il +20,6% dell’Italia dal 1 gennaio, così come il +8,8% della Spagna nei primi nove mesi 2021 ed il +8% della Francia nello stesso periodo: anzi, in Germania, che su base annua il complessivo da gennaio a fine agosto segnava +2,5%, il conteggio delle nuove consegne con l’aggiunta di settembre è tornato “a segno meno” (-1,6%).

Quali sono le cause

Principale motivo della costante diminuzione delle consegne che caratterizzano la seconda parte del 2021 è la ben conosciuta questione legata alla carenza di semiconduttori, che insieme al calo dei trasporti via mare contribuisce alle difficoltà che riguardano l’intero comparto automotive: dunque, momentanei stop alle linee di produzione e problematiche nella logistica, con la conseguenza che molti contratti di acquisto non si sono ancora conclusi con l’effettiva consegna del veicolo. Un “leit motiv” che purtroppo continua a tenere sotto scacco l’intero comparto dell’auto in Europa.

Ecco le cifre

Di seguito il consuntivo di mercato di settembre 2021 riferito ai mercati UE, EFTA e del Regno Unito.

  • Paesi UE: 718.598 -23,1% rispetto a 934.039 di settembre 2020);
  • Paesi EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera): 38.813 (+2,1% rispetto a 38.023);
  • Regno Unito: 215.312 (-34,4% rispetto a 328.041);
  • Complessivo dei mercati UE, EFTA e UK: 972.723 (-25,2% rispetto a 1.300.103 di settembre 2020).

Il mercato auto Paese per Paese

  • Austria: -19,4% rispetto a settembre 2020;
  • Belgio: -26,4%;
  • Bulgaria: -20,7%;
  • Cipro: +12,1%;
  • Croazia: -10,7%;
  • Danimarca: -17,3%;
  • Estonia: +8,2%;
  • Finlandia: -22,4%;
  • Francia: -20,5%;
  • Germania: -25,7%;
  • Grecia: -7,0%;
  • Irlanda: -21,9%;
  • Italia: -32,7%;
  • Lettonia: -10,4%;
  • Lituania: -56,8%;
  • Lussemburgo: -27,6%;
  • Paesi Bassi: -15,8%
  • Polonia: -13,3%;
  • Portogallo: -18,2%;
  • Repubblica Ceca: -16,2%;
  • Romania: -17,8%;
  • Slovacchia: -8,7%;
  • Slovenia: -7,0%
  • Spagna: -15,7%;
  • Svezia: -21,2%;
  • Ungheria: -16,8%.

I major market

  • Italia: 105.175 nuove autovetture immatricolate a settembre 2021 (-32,7% rispetto alle 156.357 di settembre 2020);
  • Francia: 133.830 (-20,5% rispetto a 168.289);
  • Germania: 196.972 (-25,7% rispetto a 265.227);
  • Spagna: 59.641 (-15,7% rispetto a 70.728).

Mercato auto Italia: a settembre -32,7%

L’andamento dei primi nove mesi 2021

Il totale delle nuove immatricolazioni di autovetture in Europa relativo al periodo 1 gennaio-30 settembre 2021 mette in evidenza una situazione in chiaroscuro, con tuttavia più ombre che luci se si prendono in considerazione gli ultimi tre mesi (luglio, agosto e settembre). Lo dimostra il fatto che, mentre il consuntivo ad agosto faceva registrare un +11,2% su base annua (riferito, cioè, ai primi otto mesi del 2020), con i dati negativi di settembre il margine positivo si è notevolmente assottigliato, tanto da attestarsi al +6,6% (circa 7,5 milioni le nuove autovetture immesse in circolazione). Una situazione che va via via ad intaccare i significativi guadagni che erano stati messi a segno all’inizio dell’anno. Fra i mercati principali UE, i primi nove mesi 2021 assegnano all’Italia l’aumento più importante (+20,6%), seguita da Spagna (+8,8%) e Francia (+8,0%). La Germania – di recentissimo turn over elettorale – è invece tornata ad un segno negativo (-1,2%).

Settembre 2021: risultati delle Case auto

Se si puntano i riflettori esclusivamente sull’Unione Europa (senza cioè contare i Paesi EFTA ed il Regno Unito), ecco il consuntivo mensile fatto registrare dai Gruppi costruttori. In testa, e ben saldo, si mantiene il Gruppo Volkswagen, seguito da Stellantis a poco più di 8.000 unità di distacco, e davanti al Gruppo Renault, a Hyundai Group, Gruppo Bmw, Toyota Group, Daimler AG, Ford, Nissan, Volvo, Mazda, Mitsubishi, Jaguar Land Rover e Honda.

L’andamento mensile UE dei Gruppi

  • Gruppo Volkswagen: 156.228 nuove unità immatricolate (-27,7% rispetto a settembre 2020) ed una quota di mercato scesa al 21,7% dal 23,1% di dodici mesi prima;
  • Stellantis: 148.283 (-29,9%) e 20,6% di quota di mercato (era al 22,6% a settembre 2020), con Alfa Romeo a -48,8%, Fiat (compresa Abarth) a -37,7%, Lancia-Chrysler a -37,2%, Peugeot a -36,3%, Jeep a -30,1%, Citroen a -25,0%, Maserati, Ram e Dodge (“Altri”) a -18,6%, Opel-Vauxhall a -12,9%. Unico brand di Stellantis con segno “più” a settembre 2021: DS a +9,2%;
  • Renault Groupe: 86.159 (-21,8%) e 12,0% di quota di mercato (era all’11,8%), con Renault a -27,3%, Dacia a -12,0%, Alpine a +258,6% e Lada a +129,7%;
  • Hyundai Group: 76.238 (+5,2%) e 10,6% di quota di mercato (era al 7,8%), con Hyundai a +4,5% e Kia a +6,0%;
  • Bmw Group: 45.907 (-19,4%) e 6,4% di quota di mercato (era al 6,1%), con Bmw a -12,9% e Mini a -43,7%;
  • Toyota Group: 43.781 (-20,0%) e 6,1% di quota di mercato (era al 5,9%), con Toyota a -21,0% e Lexus a -0,7%;
  • Daimler AG: 34.922 (-43,0%) e 4,9% di quota di mercato (era al 6,6%), con Mercedes a -45,5% e Smart a +10,2%;
  • Ford: 30.643 (-38,5%) e 4,3% di quota di mercato (era al 5,3%);
  • Nissan: 13.209 (-35,9%) e 1,8% di quota di mercato (era al 2,2%);
  • Volvo: 12.758 (-33,4%) e 1,8% di quota di mercato (era al 2,1%);
  • Mazda: 12.668 (-6,2%) e 1,8% di quota di mercato (era all’1,4%);
  • Mitsubishi: 5.481 (-19,1%) e 0,8% di quota di mercato (era allo 0,7%);
  • Jaguar Land Rover: 5.151 (-25,4%) e 0,7% di quota di mercato (valore immutato rispetto a settembre 2020), con Jaguar a -47,2% e Land Rover a -17,5%;
  • Honda: 2.633 (-38,1%) e 0,4% di quota di mercato (era allo 0,5%).

I primi nove mesi 2021 delle Case costruttrici in Europa

La classifica rimane pressoché confermata nel complessivo rispetto all’andamento di settembre: in prima posizione c’è sempre il Gruppo Volkswagen, e seguono Stellantis (all’inizio di quest’anno aveva esordito come “big Alliance”), Renault Groupe, Hyundai Group, Gruppo Bmw, Toyota Group, Daimler AG, Ford, Volvo, Nissan, Mazda, Jaguar Land Rover, Mitsubishi e Honda. Le differenze, in rapporto all’andamento del mese, riguardano alcune performance di mercato, seppure in molti casi i risultati “a segno più” siano di minor valore (segno di una progressiva diminuzione delle consegne):

  • Il Gruppo VAG ha concluso i primi nove mesi 2021 a +8,1% (l’andamento “in positivo” si riduce, dunque, se confrontato con il +12,7% del periodo 1 gennaio-31 agosto);
  • Stellantis a +8,3% (perde sei punti percentuali rispetto al +14,4% dei primi otto mesi);
  • Renault Groupe a -4,1% (il “passivo” è leggermente inferiore in rapporto al -6,5% di gennaio-agosto);
  • Hyundai Group a  +22,6% (quattro punti percentuali in meno rispetto al +26,1% dei primi otto mesi 2021);
  • Gruppo Bmw a +10,9% (lascia sul campo una diminuzione del 3,1% rispetto al +15,0% totalizzato alla fine di agosto);
  • Gruppo Toyota a +19,8% (era a +26,1% nei primi otto mesi dell’anno);
  • Daimler AG a -5,6% (il trend si capovolge, perciò, se confrontato con il +0,6% del periodo 1 gennaio-31 agosto 2021);
  • Ford a -11,2% (notevolmente peggiorato in confronto al -6,7% dei primi otto mesi 2021);
  • Volvo a +7,4% (era +12,8% nel computo dei primi otto mesi);
  • Nissan a -12,4% (“contro” -9,1% registrato nel periodo 1 gennaio-31 agosto);
  • Mazda a +17,5% (era +22,2% a tutto agosto 2021);
  • Jaguar Land Rover a +15,4% (+22,2%);
  • Mitsubishi a -31,5% (contiene leggermente le perdite rispetto al -32,9% dei primi otto mesi di quest’anno);
  • Honda a -16,4% (-13,3%).

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