Scoperta frode assicurativa sulle auto storiche: 270 veicoli coinvolti

Indagine sulla frode assicurativa delle auto storiche: documenti falsificati e tariffe agevolate indebite. Scoperti 270 veicoli non idonei.

Scoperta frode assicurativa sulle auto storiche: 270 veicoli coinvolti
F C
Fabrizio Caratani
Pubblicato il 14 mar 2025

Frode assicurativa smascherata: centinaia di veicoli comuni trasformati in false auto storiche attraverso un sistema ben organizzato di contraffazione. Con epicentro a Vercelli, la truffa ha coinvolto documentazione falsificata e premi assicurativi illecitamente ridotti, colpendo duramente il settore assicurativo italiano.

Il meccanismo della frode

La Polizia Stradale di Vercelli ha scoperto una rete fraudolenta che, dall’inizio del 2024, ha permesso a circa 270 veicoli di ottenere indebitamente lo status di “auto storica”. Il sistema, orchestrato da un broker napoletano e un’agenzia assicurativa locale, funzionava con precisione: il broker inviava documenti falsificati che certificavano erroneamente l’interesse storico di veicoli comuni. Il dipendente dell’agenzia, complice nell’operazione, processava i documenti, consentendo ai proprietari di beneficiare di tariffe assicurative riservate esclusivamente ai veicoli d’epoca autentici.

La truffa si è estesa oltre il territorio piemontese, coinvolgendo automobilisti da tutta Italia. Molti proprietari hanno agito autonomamente, inviando direttamente alle compagnie assicurative documenti alterati riguardanti date di immatricolazione e specifiche tecniche dei modelli.

Indagini in corso

A seguito della scoperta, le autorità hanno informato l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), che ha avviato indagini approfondite per identificare i responsabili e quantificare i danni economici subiti dalle compagnie assicurative. Le verifiche preliminari mirano a comprendere l’entità della frode e a implementare misure preventive per evitare il ripetersi di simili illeciti.

Ripercussioni sul settore

Questo episodio ha evidenziato la vulnerabilità del sistema di certificazione delle auto storiche e la necessità di protocolli di verifica più rigorosi nel settore assicurativo. L’esperienza sottolinea l’importanza di garantire l’integrità del mercato e di tutelare gli assicurati onesti, rafforzando le regole e prevenendo le frodi future.

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