Volkswagen e la nuova trazione elettrica
L'impegno del Volkswagen Group Technology è su più fronti. Ecco cosa sta sviluppando, dove saranno impiegate le novità e quali sono le caratteristiche del nuovo sistema di trazione.
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Volkswagen Group Technology ha presentato un nuovo sistema di trazione elettrica del futuro, che offrirà notevoli vantaggi in termini di costi e di efficienza, fino al 20% in più solo grazie alla combinazione ottimale dei singoli componenti. La tecnologia è attualmente in fase di sviluppo e l’obiettivo è quello di renderla utilizzabile nei prodotti che nasceranno sulla prossima generazione della piattaforma MEB.
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Il Gruppo Volkswagen fa da sé
Il Gruppo tedesco “si mette in proprio" sulla realizzazione di tutti i componenti centrali e, oltre alle batterie e ai motori elettrici, svilupperà internamente anche gli inverter a impulsi e i sistemi di gestione termica. Oliver Blume (foto sotto), Presidente del Consiglio di Amministrazione, ha dichiarato: “Il Gruppo Volkswagen e i suoi Brand sono sinonimo di prodotti e tecnologie di prima qualità. Grazie alle dimensioni, alla trasversalità e alle nostre competenze interne, possiamo sfruttare enormi economie di scala. Ciò va a vantaggio dei nostri clienti e rende i nostri veicoli ancora migliori”. Il motore di questo meccanismo si chiama Volkswagen Group Technology, che impiega circa 70.000 persone e raggruppa le attività di ricerca e sviluppo nel campo delle batterie, della ricarica e dei componenti elettronici e supporta i singoli Brand agendo come fornitore interno di soluzioni tecnologiche, anche tramite le aziende consociate PowerCo (batterie) ed Elli (ricarica ed energia). Il portfolio high-tech comprende, tra l’altro, la cella unificata, che sarà utilizzata in tutti i veicoli del Gruppo Volkswagen a partire dal 2025 e costituirà il nuovo punto di riferimento per la tecnologia delle batterie. Alla divisione fa capo anche il business delle piattaforme, che gestisce la cooperazione con partner esterni come Ford e Mahindra.
Cosa si sa della nuova trazione elettrica
Come spiega Volkswagen, l’inverter a impulsi è il “cervello” della trasmissione elettrica e influenza in parte anche l’efficienza e le prestazioni. Gli sviluppatori sono intervenuti sull’hardware e sul software così, sfruttando il principio della modularità, in futuro questo sistema potrà essere usato su tantissimi motori, da quelli entry-level alle auto sportive con una potenza di 500 kW e oltre. Cambierà molto anche nei sistemi di gestione termica: se oggi si utilizzano numerosi moduli singoli e lunghe tubazioni di collegamento, in futuro un modulo termico integrato estremamente compatto controllerà l’intera climatizzazione, inclusa quella per la batteria ad alto voltaggio, e avrà quindi un impatto notevole sull’autonomia del veicolo e sulla capacità di ricarica rapida. Il nuovo modulo sarà anche più leggero, più robusto e più efficiente rispetto ai sistemi attuali. Due parole segnano la strategia di ricerca del Gruppo Volkswagen: efficienza e scalabilità, dal momento che le elevate economie di scala consentono di ridurre i costi. Thomas Schmall, Membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen con responsabilità per la Tecnologia, ha commentato così l’impegno in tal senso del Gruppo Volkswagen: “Il nostro obiettivo è raggiungere la leadership tecnologica, anche nella mobilità elettrica. Ecco perché, anche in questo caso, ci affidiamo alle nostre competenze interne e, dopo le celle batteria e i motori elettrici, ci facciamo carico dello sviluppo degli inverter a impulsi e dei sistemi di gestione termica. In futuro, ciò renderà il Gruppo Volkswagen uno dei pochi Costruttori automobilistici al mondo in grado di offrire un sistema completo e ottimizzato in modo olistico”.
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