Roma: il GRA senza luci; colpa dei furti di rame

I furti di rame costano alla capitale 6 milioni di euro; ma le cose stanno per cambiare.

Di Omar Abu Eideh
Pubblicato il 1 set 2014
Roma: il GRA senza luci; colpa dei furti di rame

Come riportato da molti quotidiani e riviste specializzate del settore, sul Grande Raccordo Anulare circa la metà dei lampioni presenti sono spenti: l’impianto di illuminazione non funziona lungo 38,5 dei 68 chilometri complessivi. Cattiva manutenzione da parte dell’Anas? Problemi alla rete elettrica? No, colpa dei furti di rame: gang prevalentemente composte da zingari e romeni si contendono i cavi in rame che garantiscono l’illuminazione pubblica. Un fenomeno che interessa anche la A91 Roma-Fiumicino, la grande arteria che connette Roma ed il GRA con l’aeroporto internazionale di Fiumicino: qui l’80% del percorso si fa al buio. Si tratta di atti di criminalità che compromettono a dismisura la sicurezza di queste trafficatissime strade(60 milioni di veicoli percorrono il GRA ogni anno, 160.000 auto ogni 24 ore) e che hanno messo in crisi la stessa Anas, che fatica non poco a stare al passo con il ripristino dei lampioni. Quello dei furti di rame è un business malavitoso che costa alla capitale qualcosa come 6 milioni di euro, pari al doppio dell’utile registrato dall’Anas nel 2013 (3.4 milioni). Inutile dire che i primi a pagare le conseguenze di queste barbarie sono gli automobilisti.

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Purtroppo nemmeno la presenza di telecamere di sicurezza sembra aver arginato il problema: quelle installate lungo il percorso per prevenire questo tipo di illeciti non sono sufficienti, anche perché i ladri di rame ne conoscono l’ubicazione e vanno a compiere le loro razzie sui tratti non sorvegliati dagli occhi elettronici. Parliamo di scorrerie molto redditizie: il rame trafugato vale 6 euro al chilogrammo. “I cavi rubati li sostituiamo – afferma l’Anas – ma il fenomeno dei furti di rame è diffuso a livello nazionale e abbiano 25mila chilometri di autostrade a cui provvedere oltre al Raccordo Anulare”. Lazio, Campania e Sicilia sono le regioni più colpite dai ladri di rame. Ma le cose potrebbero cambiare in meglio nel giro di pochi mesi: “Con la preziosa collaborazione di carabinieri e polizia – sottolinea l’Anas – riusciamo ad intervenire rapidamente e, insieme al ripristino dell’illuminazione, c’è l’adozione di innovativi sistemi di sorveglianza. Sul Gra abbiamo operato più volte, abbiamo riacceso la luce della galleria Veio e attualmente sono in corso i lavori di ripristino dell’impianto di ventilazione della galleria Cassia, bloccato a causa di un altro furto cavi avvenuto i primi di luglio”.

Progressivamente potenziato il sistema di sorveglianza: l’Anas ha infatti installato alcune telecamere lungo la galleria Appia Antica ed ha attivato un servizio di vigilanza armata; misure che hanno consentito di azzerare i furti in questi tratti di strada. Sul Raccordo verranno presto impiegati “cavi in alluminio armati e interrati per evitare nuove incursioni e telecamere intelligenti”. Queste ultime saranno capaci di allertare la Sala Operativa Anas di Roma in caso di tentativi di intrusione. In programma anche il “ripristino degli impianti spenti della Roma-Fiumicino, degli svincoli dell’Appia, dell’ospedale Sant’Andrea e della Flaminia per un totale di sei milioni di euro”. Con i lavori di manutenzione sulla Roma-Fiumicino verranno adottati anche lampioni a led che permetteranno un risparmio di energia elettrica nell’ordine del 40%. Sul Raccordo verranno invece utilizzati “apparecchi regolatori ad alta tecnologia che tra l’altro permetteranno di allungare la vita delle lampade”.

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