F1: il pugile Tyson Fury difende Verstappen

Tyson Fury, pugile 33enne, ha preso le difese di Max Verstappen dopo i fatti del GP di Arabia Saudita, che hanno fatto uscire l'olandese come un bad boy.

Di Tommaso Giacomelli
Pubblicato il 9 dic 2021
F1: il pugile Tyson Fury difende Verstappen

La stagione di F1 si sta avvicinando al suo atto conclusivo, l’ultimo capitolo di un anno combattuto su tutti i fronti dai due contendenti alla corona: Max Verstappen e Lewis Hamilton. Ad Abu Dhabi andrà in scena il grande finale e l’attenzione mediatica, e non solo, è rivolta sul pilota olandese della Red Bull e sull’inglese della Mercedes. Tra i due, nelle ultime ore, il “cattivo” sembra essere proprio il giovane sfidante del team di Milton Keynes, ma a difesa delle sue azioni è intervenuto un altro grande sportivo, il famoso pugile Tyson Fury.

Fury prende la parola

Dopo i fatti del GP di Arabia Saudita, uno dei più rocamboleschi degli ultimi anni, la figura di Verstappen ne è uscita macchiata risultando un pilota scorretto e al limite della sportività. Non la pensa così Tyson Fury, che ha pubblicato il proprio pensiero sul suo profilo Facebook, dicendo: ”So bene come ci si sente ad essere trattati in modo orribile dai media. Non è bello, soprattutto se sei giovane, ambizioso e vuoi vincere. Dategli un po’ di tregua, sta facendo del suo meglio”. Anche il 33enne boxeur inglese ha ricevuto in passato lo stesso trattamento e capisce lo stato d’animo del pilota della Red Bull.

Un duello di altri tempi

Fury ha poi aggiunto di essere affascinato dal duello tra i due piloti, paragonando questa sfida a quella di altri due campioni del passato, che hanno ispirato anche Ron Howard per il film cinematografico “Rush“, del 2013: ”Buona fortuna a entrambi i ragazzi per il GP Abu Dhabi. Questa rivalità mi ricorda quella tra James Hunt e Niki Lauda. Chi lo vincerà? Forza ragazzi!”. La differenza sostanziale, però, è che alla base del rapporto di Hunt e Lauda c’era una certa stima e amicizia reciproca, tra Hamilton e Verstappen attualmente non si può dire lo stesso.

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